Giuseppe Verdi Tribute 1813 - 1901 |
|
- La forza del destino - |
Oertur | |
Spagna e Italia. Verso la metà del XVIII secolo. |
|
ATTO SECONDO - SCENA V di fronte la facciata della chiesa della Madonna degli Angeli; a sinistra la porta del Convento, in mezzo alla quale una finestrella. A mezza scena, un po' a sinistra, s'erge una rozza croce di pietra corrosa dal tempo. La scena illuminata da luna chiarissima. Donna Leonora stanca, indossa un saio, a larghe maniche. | |
--------------------------------------------------------------------------------- LEONORA: --------------------------------------------------------------------------------- Sono giunta! Grazie, o Dio! Estremo asil guesto è per me! Son giunta! Io tremo! La mia orrenda storia è nota in quell'albergo, e mio fratel narrolla! Se scoperta m'avesse! Cielo! Ei disse naviga vers' occaso. Don Alvaro! |
Né morto cadde quella notte in cui io, io del sangue di mio padre intrisa, l'ho seguito e il perde! Ed or mi lascia, mi fugge! Ohimé, non reggo a tanta ambascia. (Cade in ginocchio) Madre, pietosa Vergine, Perdona al mio peccato, M'aita quel ingrato Dal core a cancellar. In queste solitudini Espierò l'errore, Pietà di me, Signore. Deh, non m'abbandonar! |