Giuseppe Verdi Tribute 1813 - 1901 |
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- La Traviata - ------------------------------------------------------------ « Ah della traviata sorridi al desìo a lei deh perdona, tu accoglila, o Dio » -------------------------------------------------------------- Melodramma in tre atti di Francesco Maria Piave Da "La dame aux camèlias" dramma di Alexandre Dumas figlio (1852) Altro titolo dell'opera: Violetta (Parma, 1855) -------------------------------------------------------------------- Prima rappresentazione: Teatro La Fenice di Venezia il 6 marzo 1853 -------------------------------------------------------------- PERSONAGGI : Violetta Valery, Flora Bervoix, Annina, Alfredo Germont, Giorgio Germont, padre di Alfredo, Gastone, Visconte de Letoreies, Il Barone Douphol, Il Marchese d'Obigny, Il Dottor Grenvil, Giuseppe, servo di violetta, Un domestico di Flora, |
Titolo: - E' strano, è strano ! - |
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Preludio | |
I° Tempo Salotto in casa di Violetta. --------------------------------------------------------------------- SCENA V - Violetta sola. ---------------------------------------------------------- E' strano! e' strano! in core Scolpiti ho quegli accenti! Sari'a per me sventura un serio amore? Che risolvi, o turbata anima mia? Null'uomo ancora t'accendeva O gioia Ch'io non conobbi, essere amata amando! E sdegnarla poss'io Per l'aride follie del viver mio? Ah, fors'e' lui che l'anima Solinga ne' tumulti Godea sovente pingere De' suoi colori occulti! Lui che modesto e vigile All'egre soglie ascese, E nuova febbre accese, Destandomi all'amor. A quell'amor ch'e' palpito Dell'universo intero, Misterioso, altero, Croce e delizia al cor. A me fanciulla, un candido E trepido desire |
Questi effigio' dolcissimo Signor dell'avvenire, Quando ne' cieli il raggio Di sua belta' vedea, E tutta me pasceaDi quel divino error. Senti'a che amore e' palpito Dell'universo intero, Misterioso, altero, Croce e delizia al cor! Follie! follie delirio vano e' questo! Povera donna, sola Abbandonata in questo Popoloso deserto Che appellano Parigi, Che spero or piu'? Che far degg'io! Gioire, Di volutta' nei vortici perire. Sempre libera degg'io Folleggiar di gioia in gioia, Vo' che scorra il viver mio Pei sentieri del piacer, Nasca il giorno, o il giorno muoia, Sempre lieta ne' ritrovi A diletti sempre nuovi Dee volare il mio pensier. |